Camminare per andare a lavoro: allunga la vita e risparmi

Per andare a lavoro scegli i mezzi pubblici e ti manterrai più facilmente in forma.
Non è il solito monito ambientalista o salutista.
Sono i risultati di un lavoro, condotto da un
gruppo di ricercatori canadesi e pubblicato
sul Journal of pubblic Health Policy.
http://www.palgrave-journals.com/jphp/index.html.

Camminare fino alla fermata dell'autobus o del metrò,
apporta significativi benefici. Sia ambientali che salutari.
E' stato calcolato che in genere chi si sposta
con i mezzi pubblici deve fare almeno
30 minuti di spostamento a piedi.

Sono proprio i 30 minuti di attività fisica quotidiana
che servono per scongiurare i pericoli della sedentarietà.
Certo, bisogna camminare a passo sostenuto.
Secondo gli esperti dell’Università della Calfornia di Berkeley,
camminando alla velocità di un chilometro e mezzo ogni quarto d’ora
(ossia circa sei chilometri e mezzo l'ora)
si bruciano quasi le stesse calorie che verrebbero consumate praticando jogging.

Si possono evitare, così, i soldi della palestra e i consumi legati all'uso
quotidiano dell'auto, inquinando così un pò meno.
Quindi, oltre che vantaggioso a livello salutare anche economico.

Benefici
I benefici che si possono ottenere, da una moderata attività fisica come la camminata,
comprendono la riduzione dei livelli di colesterolo e del peso corporeo,
la stimolazione del sistema immunitario, il miglioramento dell’umore e un effetto anti-osteo­porosi.
E proprio sull'umore che si riscontrano i primi benefici.
Muovendoci, camminando o nuotando, liberiamo endorfine,
ormoni che ci aiutano a controllate lo stress e l’ansia,
migliorando la sensazione generale di benessere.

Muoversi allunga la vita
E' stato pubblicato anche un altro studio, che ha valutato qual è il guadagno in termini di
allungamento della vita” che si può attribuire a uno stile di vita attivo.
In questo caso, l’indagine è stata condotta sulla popolazione del famoso studio di Framingham,
selezionando persone di almeno 50 anni con i diversi fattori di rischio conosciuti,
affetti anche da altre malattie (dal cancro all’ipertrofia del ventricolo sinistro).
Ebbene, indipendentemente dagli altri fattori di rischio e dalle comorbidità,
rispetto ai sedentari, chi faceva attività moderata guadagnava 1,3 anni di vita
(e 1,1 senza malattie cardiache)
mentre chi si esercitava più intensamente ne guadagnava 3,7 se uomo e 3,5 se donna.
(dati tratti da Dica33.it)