Disobbedienza civile per i semi liberi: partecipa anche tu!

Fino al 16 ottobre in molte città italiane si svolgerà una manifestazione pacifica e popolare dal nome Seed Freedom, ispirata dall'Associazione dell'attivista indiana Vandana Shiva.
Un movimento che ha l'obiettivo di salvaguardare la libertà dei semi, contro i sempre più spudorati tentativi, da parte di multinazionali, di brevettare, catalogare e ibridare i semi, la nostra vita, il nostro cibo. Ibridare e catalogare i semi significa vietare alle persone la libertà alimentare, di autoprodursi il proprio seme e quindi il proprio cibo, la libertà di scambiare con il vicino un'antica varietà: ciò è impensabile per popoli legati a doppio filo con la terra per la propria sopravvivenza.

semino clandestino


L'ultimo attentato alla libertà di scambio è stata la sentenza che ha indignato il popolo dei social network (e speriamo anche quello reale!) con cui la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha condannato Kokopelli, storica associazione francese attiva nello scambio libero del semi e nel recupero di sementi antiche e a rischio estinzione, a pagare 100 mila euro di multa alla ditta sementiera Graines Baumex SAS perché:
“Il disposto della Corte di giustizia Ue conferma l'obbligo d'iscrizione ufficiale di una varieta' prima della sua commercializzazione. L'obbligo di iscrizione al registro ufficiale comunitario rappresenta un elemento di garanzia fondamentale, sia per i produttori agricoli che per i consumatori, in quanto un'autorita' pubblica garantisce le caratteristiche delle varieta' iscritte''. Una sentenza che, di fatto, sancesce il divieto di commercializzare sementi di varietà tradizionali che non siano iscritte nel catalogo ufficiale europeo.

È per dire no pacificamente a questi soprusi alla nostra libertà alimentare che vi invitiamo a partecipare a queste giornate dedicate allo scambio di semi.
Il calendario delle città e date lo potrete trovare qui.