Come ridurre i consumi e i costi del riscaldamento in casa: il decalogo di Enea

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E' arrivata la stagione fredda. Accendiamo i termosifoni, ma per non avere le classiche brutte sorprese in bolletta (e dare una mano all'ambiente), ecco 10 semplici regole per ridurre i consumi del riscaldamento in casa.

Il decalogo è stilato da ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che oltre alle buone regole di base come la manutenzione, contiene una serie di accorgimenti per non disperdere calore.
Coniugare comfort ambientale e risparmio, ci farà godere ancora di più il tepore di casa :)

Effettuare la manutenzione degli impianti. 
Un impianto ben regolato consuma e inquina meno.
IMPORTANTE: se non effettui la manutenzione rischi una bella multa da 500 eurini in su! Se ancora non l'hai fatta, organizzati!

Controllare la temperatura degli ambienti.
La normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario.
IMPORTANTE: per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

Attenti alle ore di accensione.
Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i Comuni in fascia 'E', ad esempio, è consentito fino a un massimo di 14 ore.

Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone.
È un 'trucco' semplice, ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.

Schermare le finestre durante la notte.
Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

Fare il check-up alla propria casa.
L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto da non trascurare: se la costruzione è stata completata prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre. Con i nuovi modelli che disperdono meno calore il beneficio può essere doppio: si riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire degli ecobonus, la detrazione fiscale del 65%.

Impianti di riscaldamento innovativi.
Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione o a biomasse, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata con un impianto fotovoltaico. Per l’installazione si può usufruire della detrazione fiscale del 65% in caso di intervento complessivo di riqualificazione energetica o del 50% per una semplice ristrutturazione edilizia.

Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni.
Collocare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Ancora: attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.

Installare i cronotermostati.
Un aiuto al risparmio arriva dai moderni dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa.

Applicare valvole termostatiche.
Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di mantenere costante la temperatura impostata e concentrare il calore negli ambienti più frequentati. Inoltre, permettono di evitare sprechi abbattendo i costi in bolletta fino al 20%. Le termovalvole usufruiscono di una detrazione fiscale del 50% se installate durante una semplice ristrutturazione edilizia o del 65% per interventi di efficientamento energetico e/o per la sostituzione di una vecchia caldaia con una ad alta efficienza.