Intervista con Marco Negri

Abbiamo intervistato MARCO NEGRI che ci ha introdotti nel suo universo musicale parlandoci del nuovo disco dal titolo “Il mondo secondo Marco”, ci ha parlato delle sue nuove creature, dei progetti futuri e di molto altro...
Buona lettura

marconegri1.Chi è MARCO NEGRI secondo MARCO NEGRI?
Marco Negri secondo se stesso è una persona molto contradditoria come ripeto sempre, molto cocciuta anche quando ha torto, con un bisogno disperato di comunicazione.

2.Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Morbida, sottile e arrogante.

3.Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)?
La mia musica mi fa stare bene quando la ascolto con le cuffie ben piantate nelle orecchie, senza troppo inquinamento esterno; la mia musica (se intendi composta da me) rappresenta un punto di inizio per arrivare a più gente possibile.
Ascolto molta musica alla radio mattino e giorno, molta musica straniera che mi aiuta a rilassarmi (soprattutto se ha una bella melodia e un arrangiamento interessante); mentre per quanto riguarda il panorama italiano l’ascolto è molto impegnativo in quanto ogni pezzo moderno o degli Anni '60 mi riporta indietro di anni e mi fa rivivere emozioni e atmosfere che ho vissuto da ragazzino.

4.Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “IL MONDO SECONDO MARCO”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il titolo è nato per scherzo: mi avevano regalato anni fa un portachiavi con la scritta “Il mondo secondo Marco”, mi è piaciuto subito dall’inizio il suono e ho deciso di tenerlo buono per l’album.
Il lavoro è stato lungo, molto lungo perchè sia io che l’arrangiatore Cantini avevamo in sospeso altri progetti di conseguenza ho impiegato parecchio per la realizzazione. A mente lucida ora farei diversamente.
Siamo partiti dall’idea di partenza, ovvero: pezzo già finito con voce e chitarra, o voce e piano per poi lavorare sull’arrangiamento e correggere eventuali testi poco incisivi o musicali.
Idee molto spontanee che hanno preso vita proprio grazie al lavoro di Carlo (Cantini) che mi ha affiancato nella produzione e nell’arrangiamento puntando molto sull’elettronica, il resto lo ha fatto il mio istinto che è stato un buon 80%!

5.Quali sono i tuoi progetti futuri?
Vorrei avere la possibilità di presentare dal vivo i brani di quest'album togliendomi un po’ di polvere dalla pelle e dai vestiti, scatenandomi un po’!

6.Hai partecipato in passato ad X FACTOR; cosa ne pensi dei talent e del loro ruolo all’interno della carriera di un artista?
A me non è servito praticamente a nulla tranne la felicità di essere un po’ riconosciuto per strada come quello “di X Factor”, ma per il resto zero assoluto. Non so nemmeno se sia una vetrina sicura per un artista.
Un Sanremo o un Premio Tenco sono sicuramente più remunerativi.

7.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Non vedo band che reggono il passo ad artisti più longevi, non so nemmeno quali nomi fare… sono sincero.