Intervista con la Municipale Balcanica

Abbiamo intervistato la Municipale Balcanica che ci ha condotto nel suo mondo musicale, ci ha parlato dell'ultimo disco dal titolo “NIGHT RIDE”; si sono toccati diversi argomenti dai progetti futuri ai 15 anni di carriera...
Buona lettura

municbal1.Chi è LA MUNICIPALE BALCANICA secondo LA MUNICIPALE BALCANICA?
Ci vediamo come un gruppo di vecchi amici che ha voglia di raccontare, in musica, delle belle storie ad altri amici. Conserviamo l'ambizione di portare chi ci ascolta in una dimensione in cui ci si raccoglie, ci si stringe, ci si libera senza sentirsi più soli.

2.Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
Siamo partiti dalla voglia di fare musica di festa in mezzo alla gente e ci siamo ritrovati a raccontare tanto di noi, scoprendoci sempre di più, con sempre maggiore confidenza e intimità. Per noi la musica è al servizio dell'incontro collettivo e un concerto è un rito, uno scambio umano e magico di energie. Quindi tre aggettivi potrebbero essere "cangiante", "libera" e "totalizzante".

3.Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Siamo in tanti e tutti avremmo risposte diverse. Ad esempio per qualcuno la musica è il luogo della liberazione e dell'emotività mentre per qualcun altro è quello della dedizione e della disciplina, per qualcuno la musica è il mezzo per esprimere le proprie ambizioni ampliando sempre gli scenari, mentre per i più timidi di noi è il luogo in cui può incontrare gli altri senza maschere e senza remore, svelandosi nella propria vera natura. Poi come ascoltatori siamo assolutamente "cannibali". Ci piace andare in cerca di ogni novità, difficilmente vogliamo riascoltare vecchi classici, anzi, preferiamo arrischiarci nell'ascolto di cose nuove dai generi più estremi fino al pop radiofonico in cui, ormai da veterani del settore, troviamo sempre spunti interessanti riguardanti la composizione e la produzione.

4.Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “NIGHT RIDE” , ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: A cosa si riferisce il titolo del disco? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il titolo "Night ride" lo abbiamo scelto perché davvero i pezzi hanno finito per descrivere varie scene "notturne". Non abbiamo deciso a priori che avremmo scritto pezzi "più oscuri", semplicemente sono nati già con queste sfumature anche se composti in tempi e luoghi diversi. Rivedendoli nell'insieme ci siamo resi conto che è, inconsapevolmente, affiorata la voglia di raccontare atmosfere in cui non ci eravamo mai addentrati troppo. In verità anche negli altri album c'erano brani molto seri, finanche drammatici ma non avevano a quanto pare mai inciso sulla nostra immagine di gruppo "festoso" e un po' guascone, forse per i nostri live sempre energici e pieni di allegria ed entusiasmo. La gestazione dell'album è stata lunga e, non lo nascondiamo, piena di incertezze proprio perché i brani ci apparivano molto diversi dal passato e ciò da un lato ci ha spiazzato dall'altro ci ha dato stimoli e desiderio di rischiare. Abbiamo alla fine rotto gli indugi per pubblicare questo materiale che, in totale onestà, ci rappresenta a questo punto della nostra storia. Nel disco parliamo di libertà che può diventare solitudine, di appartenenza alla propria terra e di esilio, di stereotipi e pregiudizi, di amore eterno e passione fugace, vicinanza e lontananza. Con l'età riusciamo a cogliere più sfumature dietro ogni idea ecco perché l'album è meno diretto e anche una stessa canzone può essere tragica e comica oppure malinconica e speranzosa insieme.

5.Quali sono i vostri progetti futuri?
La priorità è fare tanti concerti in giro per l'Italia e l'Europa sviluppando un live rinnovato che unisca la nostra classica energia a una maggiore intensità emotiva. Poi vorremmo accompagnare alla promozione di "Night ride" tante collaborazioni ed eventi speciali e, perché no, tanti remix visto che la nostra musica ha sempre ispirato parecchi artisti di musica elettronica. Inoltre abbiamo sempre avuto repertori alternativi e continueremo a portarli avanti perché rispecchiano la nostra anima più "orchestrale", ad esempio il nostro spettacolo "Nino - tributo a Nino Rota" o altri.

6.Siete una band con 15 anni di carriera: qual è il segreto della vostra unione?
Il segreto è affrontare i tanti conflitti visualizzando un remoto futuro in cui ancora siamo inevitabilmente insieme sul palco a suonare perché la MB è una parte irrinunciabile di noi. Per giunta viviamo in un piccolo paese pugliese e non c'è abbastanza spazio per evitarsi a lungo quando litighiamo!

7.Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Siamo in tanti per decidere e la sintesi può arrivare da ciò che ascoltiamo in furgone durante gli spostamenti e scegliamo anche dei solisti. Ci piace Beirut per la capacità di unire che influenze anche etniche molto diverse, poi ascoltiamo con molto interesse Mannarino che, specie nei pezzi più recenti, ha allargato tantissimo i suoi orizzonti sonori e nel furgone ascoltiamo spesso Clementino del quale abbiamo un aneddoto: Eravamo invitati a Molfetta(Ba) ad aprire il concerto di Manu Chao, chiaramente da fan abbiamo subito detto di si. Anche se ci saremmo visti nel backstage uno di noi(Nico) ha preferito andare dalla mattina per assistere anche al sound check, subito dopo il sound check mentre parlava con Manu Chao è arrivato Clementino a lasciare i suoi dischi. Bellissimo.