INTERVISTA CON MR. HOPE

Abbiamo intervistato MR. Hope che ci ha parlato del nuovo ep dal titolo “LONG WAY HOME”, ci hanno parlato delle nuove canzoni, dei progetti futuri e molto altro.
Buona lettura

Copertina Long Way Home 300x3001. Chi è MR. HOPE secondo MR. HOPE?
Mr.Hope è la voglia di far sentire la propria voce.

2. Come mai questo nome per il tuo progetto musicale?
Ho scelto il nome Mr.Hope perchè lo vedo come la mia speranza di riscattarmi da tutti i progetti che non hanno funzionato.

3. Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
La mia musica in tre aggettivi, Energica, Sentimentale, Conforme. Energica per i suoi ritmi. Sentimentale per i testi scritti col cuore. Conforme perché la gente possa sentirsi parte del mio suono e della mia musica.

4. Ascoltando il tuo nuovo ep dal titolo “LONG WAY HOME”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il titolo “LONG WAY HOME” é nato da una ricerca del significato dei testi, le canzoni parlano di quanto sia difficile lasciare un posto a te caro, casa e amici; di come sia dura fare una vita casa e lavoro via dal tuo paese. Il titolo rispecchia perfettamente il senso del disco. È nato da me, Mirco Pezzani, quando mi sono trasferito in Scozia. Ho iniziato a scrivere le mie canzoni ispirandomi ai suoni celtici e folkloristici che sentivo facendo l’artista di strada strada, é da lì che le mie canzoni sono diventate come un diario. Dopo essere tornato in Italia da un paio di mesi ho incontrato Massimiliano della Resisto Distribuzione, lui ha creduto nel mio sound e nel mio progetto e da li ho contattato Marco Cavina, il violinista, che entusiasmo ha accettato di fare parte del progetto; Max Testa, il batterista, e Alessandro Arcella, il bassista. Le idee alla base del progetto sono i testi che toccano molti temi del mio animo personale, scritti in modo che ci si possa rispecchiare all’ascolto. Come suono principale del sound mi rivedo ai Mumford and Sons, the Luminers, of Monster and Man ecc.... Un sound pop folk/indie folk, il violino di Marco Cavina è fondamentale, perché da un suono irish e folk completo, dato la sua esperienza di 20 anni nel genere folk. Nell’EP i quattro temi dei testi sono in “drop” il singolo, la poca voglia di andare a lavorare, e la preferenza di stare a casa in pigiama o vedere una bella giornata di sole e stare in giro a fare nulla, “drop” è una canzone che vuole far rallegrare l'animo grigio dettato dalla monotonia. “Goodbye my land” racconta di dover abbandonare un posto dove ti eri creato una nuova casa, gli amici e il piacere di vivere in un posto che ami. “I miss you” è una canzone d’amore, che rispecchia un periodo della mia vita dove io e mia moglie eravamo distanti, ma l’amore l'uno per l'altro ci ha fatto stare uniti anche nella sofferenza causata dalla distanza. “The magica tales” parla della Scozia, in chiave fantastica come un racconto magico, un
po' racconta anche di come ci siamo sentiti appena arrivati in Scozia.

5. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Come progetti futuri ho quelli di completare il disco, fare un bel tour (ci stiamo lavorando) e stiamo cercando date per la prossima estate, partecipare al Fringe festival a Edimburgo, l'Airwaves festival in Islanda, e fare i Buskers di Ferrara, queste sono un po i progetti imminenti. Altri progetti e idee nel futuro sono di suonare in Europa.

6. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è quello di farmi conoscere artisticamente,fare un bel tour europeo e chissà magari anche in America e Giappone, un mio sogno personale è viaggiare in Luisiana e suonare con dei grandi bluesman, mai dire mai, nella vita si può fare tutto, basta crederci!

7. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Nella musica di adesso è difficile trovare degli artisti validi nella grande scena, per me ci sono i Twenty One Pilots, i Mumford and Sons e anche se non molto contemporanei i Sigùr ros , e una delle band che adoro di più.