Nati per subire: il nuovo cd degli Zen Circus

L'ultimo album degli zcZen Circus è una bomba.        

Le micce che la innescano sono tante quante sono le canzoni che compongono "Nati per subire". La creatività e la trascinante forza espressiva dei testi della band livornese non permettono critiche negative. Le melodie, le musiche, le dinamiche sono ben studiate in modo da offrire brani che ti restano in testa per giorni. In tutto il lavoro si respira malinconia cantata su melodie accattivanti ed allettanti; c'è l'irriverenza scaltra e raffinata ora diretta e violenta ora essenziale e amara.           

"Nel Paese che sembra una scarpa" (primo brano del cd) ha un incipit strumentale direi melodrammatico con una simil-diamonica che però dopo poco viene spazzato via dall'arrivo di basso, chitarre e voce. Il brano è molto orecchiabile e gode di una strofa tesa su un filo testuale/melodico strepitoso e di un'eplosione in un ritornello geniale. "L'amorale" è forse il pezzo più martellante tra tutti e dodici. Il testo è politically non-correct, pieno di riferimenti a tematiche etiche contemporanee. A dare man forte a un testo tanto forte c'è una melodia che non riesce a non rimanere in testa. Interessante è poi anche "Franco" (con il prezioso featuring di Alessandro Fiori dei Mariposa), dal ritmo allegro e scanzonato e che racconta le vicende di un magazziniere rumeno, si passa alla eloquente "La democrazia semplicemente non funziona" (col piccolo cameo di Giorgio Canali) in cui l'atmosfera del nostro presente viene raccontata con dovizia di particolari, con un certo cinismo lucido.

Il ritmo non è veloce, così facendo lascia la possibilità di assaporare appieno un testo che non fa una grinza. "I qualunquisti" è un'altra canzone che resta impressa parecchio ascoltando l'album perchè, ad esempio, da un punto di vista testuale offre citazioni di personaggi famosi attribuendole ad altri (ascoltare per credere!). Il ritornello poi è un invito alla spensieratezza, a non preoccuparsi oltremodo per le disgrazie giornaliere.

Insomma c'è tanta carne al fuoco, dal gusto diverso, ma tutta prelibata.

01. Nel Paese Che Sembra Una Scarpa
02. L'Amorale
03. Nati Per Subire
04. Atto Secondo
05. I Qualunquisti
06. La Democrazia Semplicemente Non Funziona
07. Il Mattino Ha L'oro In Bocca
08. Franco
09. Milanesi Al Mare
10. Ragazzo Eroe
11. Cattivo Pagatore

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