DIE: LE VISIONI SONORE SARDE DI IOSONOUNCANE

dieiosonouncaneIl 30 marzo 2015 è scito "DIE", nuovo disco dell'istrionico compositore sardo IOSONOUNCANE (Jacopo Incani). A cinque anni di distanza dal fortunato "La macarena su Roma", arriva un disco che scardina i clichées classici e affronta l'ascoltatore vis-à-vis, senza ammiccamenti di sorta. L'originalità e la genuinità di questo nuovo lavoro proietta Iosonouncane tra i migliori dischi dell'anno e molta curiosità suscita quella che sarà la trasposizione live.

Diamo un'occhiata più da vicino ai brani:

"TANCA" ha un forte potere descrittivo che evidenzia l'altrettanto forte visionarietá di una terra (la Sardegna) creatrice e, allo stesso tempo, distruttrice nella ripetizione di un atavico rito ancestrale. La lirica completa tutto nella forza della parola che trascende il raccontare nell'evocare.
"STORMI": canzone che si puó considerare un'appendice del precedente disco "La macarena su Roma" in quanto a lirica e musica. Infatti la predominanza dei suoni acustici su quelli elettronici ha in sé una freschezza ed una solarità che bilancia un testo impostato come una richiesta di aiuto in mare con l'anelito di un Ulisse in cerca di una sponda amica.
Con "BUIO" e "CARNE" si ritorna a una visione gotica e scura di un amore che ha lo slancio vitale di resistere per esistere. Anche musicalmente si va indietro alla ripetitività dei suoni e alla loro essenzialità.
"PAESAGGIO": é sole che scopre il sole come dice lo stesso Jacopo Incani nel testo della canzone perché la parola ancora una volta é svincolata dal suo significato e messa a disposizione di un concetto che la trascende.
Con "MANDRIA" finisce questo lungo viaggio suggestivo ed emblematico nelle terre dove una favola non é sempre la stessa e il finale é un suono di synth loopato all'infinito.

Interessante e corposa la schiera di musicisti che hanno collaborato alla realizzazione di questo cd: Mariano Congia, Paolo Angeli, Alek Hidell, Paolo Ranieri, Simone Cavina, Serena Locci.
W l'aria della bistrattata Sardegna che fa respirare tanta lucida ispirazione.

TRACCE

1. TANCA
2. STORMI
3. BUIO
4. CARNE
5. PAESAGGIO
6. MANDRIA

 

Recensione a cura di Antonio Giovanditti e Marco Pancrex