intervista con Walter Fontana

Abbiamo contattato l'artista Walter Fontana che ci ha parlato del suo nuovo album dal titolo "Sono qui", del suo universo musicale, dei suoi progetti futuri, delle influenze che la musica ha sulle sue produzioni, della sua indole artistica e molto altro.

Buona lettura

walter sono qui 555x5551. Se dovessi dare tre aggettivi all'artista Walter Fontana, quali useresti?

Sognatore, determinato, passionale.

2. Parlando dei tuoi primi precoci approcci con la musica, ci parleresti del tuo cammino dagli inizi, poi i Lost e ora il tuo progetto solista?

Ho incontrato la musica quando avevo 15 anni grazie alla musica dei Blink 182. Quando ho ascoltato “what’s my age again” la mia vita è letteralmente cambiata. Ho deciso di mettere da parte tutti gli hobby del tempo e ho iniziato a suonare. I Lost sono nati ufficialmente nel 2003 per poi sciogliersi nel 2011. Sono stati 8 anni incredibili che non dimenticherò mai. Eravamo 4 ragazzi di provincia con il sogno di portare la propria musica alle persone. Abbiamo ottenuto tanti successi e soddisfazioni, ricordi che non si cancelleranno mai dal mio cuore. Ora, dopo un periodo di pausa, sono tornato con il mio primo album solista. Un album molto importante per me, perché rappresenta l’inizio di una nuova avventura.

3. Il tuo genere di appartenenza è dichiaratamente pop. Mi sembra però che nel disco c'è molto di più e mi riferisco all'internazionalità del suono e delle collaborazioni, nonchè nella produzione del progetto in sè. Ce ne parleresti più nel dettaglio?

Esattamente, mi piace definire il mio sound sotto il termine “pop” perché non mi metto barriere e voglio arrivare a tutti. Chiaramente all’interno dell’album si possono ritrovare tutte le varie influenze dei miei ascolti: rock, r’n’b, rap, dance. Un mix di generi che rende il nuovo album molto vario e che mi diverte quando lo suono.

4. Ritornando all'inizio della ricerca solista, ho letto che il tuo primo singolo "Blu cobalto" ha dato vita alla collaborazione con il grande artista Marco Chiurato in un ottica di ponte tra la musica e le altre arti visive e non. È solo una mia impressione o no? quale è il tuo punto di vista a proposito?

E’ bello quando arti diverse riescono a mescolarsi per creare qualcosa di importante. Marco è un grande amico e lavorare con lui è stata un’esperienza molto interessante e formante. Tra di noi c’è stato uno scambio di energie che ha arricchito entrambi.

5. Se dovessi indicare tre artisti che nel tuo cammino musicale ti hanno guidato con i loro dischi, di quali ci parleresti?

Blink 182, Simple Plan, Good Charlotte. Si sono tutti gruppi pop punk, ma hanno formato la mia adolescenza e spinto a fare quello che amo oggi.

6. La cosa che stupisce, parlando dei testi, è che all'inizio parli di "Infinito" nell'omonima canzone, e alla fine dell'ultima, "Io sono qui", affermi "...io sono qui, il buio non mi fa paura e sono vivo". Ci potresti raccontare da dove viene tutta questa positività in una vita che un artista come te, all'inizio del suo cammino, conserva nonostante le vie impervie della discografia odierna?

Ho imparato che nella vita c’è bisogno di positività, anche quando la strada che ti trovi di fronte sembra impossibile da superare. E’ importante avere un pensiero positivo e circondarsi di esso, partendo dalle persone che hai attorno. La vita è così bella con tutti i suoi imprevisti e ti sorprende ogni giorno, quindi non serve molto prendersela se qualcosa non va. Oggi è oggi, domani è un altro giorno.

7. Cosa dobbiamo aspettarci, a livello musicale e artistico da Walter Fontana nel futuro prossimo e non?

Sono un artista in continua crescita e con tanta voglia di sperimentare. Se vogliamo parlare di un nuovo album, sicuramente sarà diverso da “Sono qui”. Mi piace cambiare, ripetermi mi annoia. Ma intanto voglio godermi questo momento e cercare di far conoscere il più possibile questo nuovo Walter.

Marco Pancrex