Una settimana su Mull e sull’isola sacra di Iona

Eccoci fuori dalle solite mete battute dai turisti in Scozia. In genere si tende a visitare le città principali, Edimburgo e Glasgow, il lago di Lochness, Inverness o qualche altra località nota delle Highlands.

Infatti come potrete notare una volta arrivati, la quasi totalità dei turisti che incontrerete provengono dal Regno Unito.

Come tutte le vacanze, anche un viaggio su Iona e Mull deve essere programmato in anticipo. Data la natura incontaminata dei luoghi è bene programmare con un buon anticipo per trovare un alloggio.

E’probabilmente utile sapere che le “guest house” sono dei b&bcon la differenza che le stanze per gli ospiti non sono nella stessacasa dei proprietari, ma in un appartamento adiacente. Inoltre i“self-catering” sono appartamenti in affitto e la permanenzaminima è in genere una settimana.

Viconsigliamo di sostare ad Oban per la notte, se non riuscite adessere lì di buon mattino per riuscire a prendere un traghetto prima di pranzo. Ad Oban abbiamo soggiornato alla “Kathmore” guesthouse; stanza doppia con bagno a 53 euro a notte, con classicacolazione scozzese abbondante. Una bella accoglienza, una stanza fantastica e una colazione buona. Per cena vi consigliamo Ee’usk(“pesce” in gaelico, pronuncia “iask”, North Pier). E’ un ristorante di pesce in una di due costruzioni basse e tozze dal tettorosso; non ci saremmo mai avventurati a provarlo, ma abbiamo seguito il consiglio che abbiamo ricevuto. La vista sul porto e su Kerrera e Mull dalle vetrate è spettacolare al tramonto e i piatti sono veramente ottimi; una cena per due costa all’incirca 50£. Vi consigliamo di prenotare +44(0)1631.565666. Per un pranzo al volo oper un semplice spuntino, e anche se non avete fame, non potete perdervi una sosta al Shellfish Bar, un chioschetto (tra il molo dei traghetti e il Waterfront Restaurant) dove potete gustare squisiti frutti di mare scozzesi, salmone, tonno e altro pesce spendendo veramente poco; da provare anche le ostriche a soli 70p e il granchio già cotto e pulito servito nel guscio. E attenti ai gabbiani quando visedete sulle panchine, come avverte anche il cartello del chioschetto!

Iltraghetto collega Oban all’isola di Mull fermandosi a Craignure incirca 45 minuti. Prenotate con Caledonian MacBrayne, in anticipo seavete l’auto per essere sicuri di trovare posto e di trovare le tariffe più basse se viaggiate in determinati orari. Un bigliettoper due con auto al seguito costa 69£ con la tariffa più bassa.

Le strade di Mull sono quasi tutte ad un’unica corsia nelle due direzioni. Ci sono dei “passing place” ogni tanto per dare modo di lasciar passare le auto nella direzione opposta; a seconda del passing place più vicino fermatevi in quello alla vostra sinistra odate modo all’auto che viene di fronte di fermarsi in quello alla vostra destra. Usate anche i passing place per dar modo a chi vi segue di superarvi. Nella parte nord-ovest dell’isola ci sono paesaggi spettacolari, ma le strade sono piene di curve strette;quindi prendetevela con calma e senza fretta e calcolate che ci vuole molto più di quello che potete prevedere per fare alcuni chilometri.

Mulle Iona sono delle isole stupende, incontaminate e, se avete fortuna,il sole non mancherà; abbiamo avuto una settimana intera di sole,anche se la sera dovevamo coprirci perché le temperature non sonoproprio mediterranee. Vi consigliamo di soggiornare almeno 4 giorni a Mull e 3 ad Iona e, se avete tempo e il budget lo consente, di fare le escursioni organizzate a Staffa e Ulva (potete vedere lepulcinelle di mare da fine aprile e grotte e paesaggi stupendi).

Una volta arrivati a Craignure potete fermarvi a mangiare al CraignureInn (pochi minuti sulla strada per Fionphort) del classico “pubfood”.

In generale con circa 10 euro birra compresa, sarete sazi e soddisfatti. Noiabbiamo deciso di alloggiare a Tobermory, il villaggio più grandedell’isola con 750 abitanti. Jeanette ci ha accolto alla RaraigHouse dove per 50£ al giorno avevamo una stanza, soggiorno e bagno. La Raraig House ha anche a disposizione un self-catering, oltre alla guest house dove siamo stati noi.

Tobermoryè il villaggio più grande, ci sono varie guest house, un ostello maci sono ristoranti che si contano sulle dita di una mano dove consigliamo caldamente di prenotare; provate il “fish and chips”al chioschetto sul molo che ha vinto vari premi per la sua bontà (epoi confrontatelo con quello che trovate in giro normalmente percapire la differenza). Tobermory ha anche una distilleria di whisky,ultima visita alle 15.

Vi consigliamo di andare a vedere la spiaggia bianca di Calgary, un villaggio di due case senza nemmeno un cartello che indichi il villaggio e, nonostante ciò, ha dato il nome alla famosa e ben piùgrande città di Calgary in Canada. Una visita al Duart Castle, amezz’ora oltre Craignure, in una bella giornata può valerne lapena.

Concedetevi del tempo a disposizione per andare verso Fionphort per prendere il traghetto per Iona, in modo da potervi fermare con calma a guardareil paesaggio stupendo.

C’è almeno un traghetto ogni mezz’ora fino circa alle 18 e ci vogliono pochi minuti per la traversata; biglietto a/r 7£, non si può trasportare l’auto sull’isola che, in ogni caso, è così piccola che è piacevole godersela a piedi. Sull’isola ci sono due ristoranti collegati a due hotel in cui vi consigliamo di prenotare(noi non siamo riusciti a trovare posto) e un pub che, nonostante l’apparenza esterna, è carino e dona una piacevole vista sul mare.Abbiamo mangiato al pub che, quella sera, aveva fuori dal menu delpub food aragosta e granchio; 30£ bevande comprese.

Abbiamo alloggiato al Torrasa, 55£ a notte; Sara è stata così gentile davenirci a prendere in auto al traghetto.

Non dimenticate che non ci sono bancomat sull’isola, quindi premunitevidi contante in anticipo.

Ad Iona non potete perdervi le spiagge a nord ovest, la fonte della giovinezza e la messa serale in abbazia alle 21: atmosfera stupendaper una messa veramente breve e alla fine sarete i benvenuti nella Iona Community per bere un the, tisana o caffè con loro al piano superiore. Non spaventatevi nel tornare a casa per la mancanza di illuminazione, anche questo fa parte della sacralità dell’isola e della sua bellezza e vi farà godere ancora di più del viaggio.

State già facendo la valigia, vero? Non dimenticate giacca a vento escarpe adatte a camminare nel fango e per fare trekking qualora abbiate voglia di esplorare al meglio le isole!

di Armando Carlone