Un soggiorno nella Garbatella

Un soggiorno a Roma non dovrebbe mai limitarsi alla visita dei luoghi tradizionalmente presi d’assalto dal turismo di massa. Questo vale specialmente per chi desidera immergersi appieno nella vivace atmosfera della capitale ed entrare in contatto con il suo lato più caratteristico. La cosa migliore, in questi casi, è cercare una sistemazione in uno dei quartieri popolari della città: dando uno sguardo ai cataloghi di hotel on line come per esempio questo, non dovreste aver problemi a trovare qualcosa di vostro gradimento, mentre, per quanto riguarda la scelta del quartiere, vi consigliamo di partire con la storica Garbatella, uno dei più belli.

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Si tratta di una zona dalle atmosfere pittoresche, che presenta le caratteristiche di un paese a sé. Infatti, la sua configurazione architettonica è molto particolare, poiché basata sul City Garden Movement, ovvero il modello inglese della città giardino, che è stato riadattato ai tratti urbanistici di Roma, assumendo un’estetica unica nel suo genere. Il quartiere, costruito a cavallo tra gli anni ’20 e i ’30, appare così ripartito in lotti, con gli edifici che sono stati raggruppati in ville e palazzine circondate da graziosi giardini, in cui è ancora possibile osservare le cantine, i lavatoi e i muretti dove, in passato, era solita radunarsi la popolazione.

Data la particolarità del suo fascino, non stupisce che la Garbatella sia divenuta una delle scenografie più gettonate nei film ambientati a Roma. Oltre a essere divenuta famosa in tutto il mondo grazie a registi del calibro di Ferzan Ozpetek e Nanni Moretti, che hanno dato ampio risalto al quartiere in diverse pellicole, la Garbatella è stata omaggiata anche da Mario Monicelli ne “I soliti ignoti”, da Roberto Savarese in “Mamma mia che impressione”,  da Luciano Emmer in “Le ragazze di piazza di Spagna” e ancora da Antonio Musu in  “Totò e Marcellino” e da Ettore Scola in “C’eravamo tanto amati”. Le sue vie e i suoi palazzi si ritrovano anche in alcune fiction televisive italiane, come "I Cesaroni", dove vengono utilizzate, in particolare, due zone: quella del "Roma club Garbatella" di via Roberto De Nobili e la scuola elementare statale Cesare Battisti di piazza Damiano Sauli.

Se il quartiere inizia a incuriosirvi, sappiate che, nei suoi spazi, potrete visitare anche alcuni luoghi interessanti dal punto di vista storico e artistico. In particolare, si consiglia una bella passeggiata in via delle Sette Chiese, dove sorge anche la famosa “Chiesoletta”, e nel giardino pubblico dell’ex vigna Seragini, dove si trova la porta di accesso alle Catacombe di Commodilla. Infine, non dimenticate di fare un salto al palazzo della Regione Lazio, altrimenti conosciuto come “Palazzo di Fantozzi”, per omaggiare l’impiegato più sfortunato della storia.