SERVIZIO D'ORDINE, il nuovo album di Spartiti

rsz spartiti copertina digitale ep 3000pxÈ uscito il 23 gennaio 2017, il nuovo ep "Servizio d'ordine", del progetto Spartiti formato da Jukka Reverberi (Giardini di Mirò, Crimea x) e Max Collini (OfflagaDiscoPax). Il lavoro, che comprende 4 brani e una bonus-track registrata dal vivo, è uscito per etichetta Woodworm con disctribuzione Audioglobe ed è stato preceduto dal singolo "Servizio d'ordine", il pezzo più corto della storia del progetto. Il testo del brano narra la storia di Andrea Bellini protagonista del libro "La banda Bellini", ed è scritto da Marco Philopat. Il video, che ha anticipato l'uscita del disco, è stato girato da Filippo Biagianti che aveva curato anche il video di "Austerità", debutto del duo.

Con il brano "Servizio d'ordine" per scarsi 3 minuti ci si immerge nel clima degli antagonismo politico della "agitata" Milano dei primi anni 70 con un Max Collini che sembra quasi rappare su una traccia che non si allontana molto dai capolavori elettro-combact dalle basse profonde del mefistofelico Tricky. "Ida e Augusta", altro bellissimo spoken-word del lotto, porta l'ascoltatore in un'altra dimensione spazio temporale. Siamo a Gombio, a nord della Linea Gotica, in uno spaccato storiografico inquadrato al tempo dei moti di liberazione del 1944, in pieno rastrellamento nazifascista. Il racconto, scritto da Arturo Bertoldi, con cui Max aveva già collaborato per la stesura di "Sendero luminoso", contenuto nel disco Austerità, parla di due donne che vogliono essere solo due donne e non due tedesche, una sospensione storica ed esistenziale sottolineata nella sua commovente tenerezza dai ricami chitarristici tipici del post-rock di scuola Reverberi.

Con "Elena e i Nirvana" siamo catapultati negli anni 80, che  dagli accenti di un elettronica sporca e volutamente smodata, in cui c'è la scoperta dei Nirvana di Nevermind a simboleggiare l'arrivo di una vita nuova e matura. Dopo la lounge alla Piero Umiliani di "Borghesia" con il suo tipico colliniano black humour, si passa ad una cover dei Massimo Volume, "Qualcosa sulla vita", che racconta sottotraccia il loro smodato amore per la band che li ha ispirati. Il brano si arricchisce, nella versione del duo, di feedback e droni fennesziani in quella che è una riuscita rilettura. Ecco che sotto l'ala pigmalionica di Clementi e compagni ritorna con il duo un solo coerente filo conduttore: raccontare l'underground sia attraverso una letteratura altra e alternativa che una musica di ricerca e gregaria rispetto alla parola-suono-visione.
A tutto questo lodevole concept non poteva mancare il solito curatissimo artwork curato da Tommaso Belletti (Secret Furry Hole).
Tutto affinchè le visioni si facciano preziosa fisicità

 

TRACCE

1.Servizio d'ordine

2.Ida e Augusta

3.Elena e i Nirvana

4.Borghesia

5. Qualcosa sulla vita