ODE, l'album dei 124c41+

124c41"Ode" è il disco dei 124c41+ uscito il 15 maggio per una cordata di etichette: DREAMINGORILLA RECORDS, E' UN BRUTTO POSTO DOVE VIVERE, INSONNIA LUNARE RECORDS, ASTIO COLLETTIVO, STAY. Questo lavoro vede la sua registrazione in presa diretta in un'antica stalla vicino Terni per mettere insieme l'idea eniana di non-musica che suona e si perde, e quella cageina di restare all'ascolto dell'ambiente che risponde ed eclissa il compositore. Quindi sembra che i 124c41+ vogliano creare un ponte tra l'essere attivi e passivi in questo contrasto creativo tra strumentazione e risonanza concreta del luogo-non luogo. Per quanto riguarda il mastering dell'opera, è stato affidato a  Birgir Jòn Birgisson (già al lavoro con i Sigur Ros), mentre in studio ha collaborato alla registrazione anche Enrico Baraldi degli Ornaments.

Il lavoro è costituito di un'unica traccia di 25 minuti, "Ode" appunto, in cui si sentono varie influenze. Al 14' si fa ascoltare forte la chiamata di quel dream-rock dilatato alla Sigur Ros. Mentre il frammento successivo riserva un gioco di suono-silenzio che in ogni punto della composizione ha come tema portante la crescita dinamica a volte quasi black metal o comunque decisamente dark-ambient, mentre altre volte mette sul piatto una serie di glissandi e sovrapposizioni armoniche e-bowiane o da sfregamento d'archetto.
C'è anche del doom che fa da contorno alle chitarre più sinfoniche, tanto che si potrebbe parlare di un suono articolato dove, a fuoriuscite da un magma alla Amen-ra di base, c'è una melodia raffigurante le commoventi suite shoegaze degli M83 e Godspeed You! Black Emperor.
Insomma un lavoro di enorme ritorno a sonorità di "avanguardia tonale" che sembra un ossimoro ma in parte è la realizzazione di un'idea nuova di approcciarsi alla materia compositiva gestendone la naturale risonanza passiva d'ambiemte e la sua attiva sonorizzazione tramite trame chitarristiche melodiche e sperimentali allo stesso tempo.
In "Ode" non vince il musicista o il field-recording. Ma la parità a cui si giunge bilancia e mette d'accordo il minimalismo dei grandi maestri del silenzio-rumore con una irripetibile armonia.

tracce:
-ode 24'27"

Marco Pancrex