Acustica, intima ed emozionale: Aliceland ci racconta la sua musica

 Abbiamo intervistato ALICELAND che ci ha parlato di "Pensieri raccolti", ultimo lavoro ricco di spunti interessanti. Abbiamo colto l'occasione per chiedere anche qualcosa sui progetti futuri, le preferenze musicali e molto altro. Buona lettura.

 

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  1. Chi è ALICELAND secondo ALICELAND? Aliceland è una sorta di luogo non precisamente identificabile se non attraverso la musica che lo descrive.. è comunque un luogo sia fisico che emotivo, fatto di terra e alberi, nebbia e pioggia, tepore primaverile e primi raggi di sole, odore di muschio e di rugiada, tutti elementi naturali strettamente collegati ai luoghi vissuti fisicamente ed emotivamente da Alice, in prima persona, luoghi che hanno generato pensieri ed emozioni profonde, raccolte appunto nel progetto.

  2. Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti? Acustica, intima, emozionale.

  3. Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)? E’ una sorta di necessità, non solo mentale, ma proprio fisica, di attingere a quei mondi più o meno “privati” che si possono captare e individuare nella musica di altri.. lo stesso vale per la mia musica, ma al contrario ovvero la necessità di esprimere il mio mondo, di rappresentarlo, a volte di liberare qualcosa che risulta troppo contenuto se lasciato solo nella mia mente...

  4. Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “Pensieri raccolti” , ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono? Il lavoro racchiude 10 anni di vita personale di Aliceland e, come ognuno di noi, in 10 anni ci si ritrova a incontrarsi/scontrarsi con emozioni come rabbia, dolore, amore, tenerezza, perdita di qualcuno di importante, sacralità … e ognuna di questa emozione ha dato vita a dei pensieri, a delle riflessioni a volte molto molto personali, che sono state tradotte in musica e delle quali si è voluto prendere le migliori e raccoglierle in un “luogo solo”:Aliceland, appunto.

  1. A quali pensieri raccolti si riferisce il titolo del tuo disco? Come ho spiegato sopra, i pensieri raccolti sono proprio quelle emozioni private, personali, a volte davvero troppo private, vissute direttamente, emozioni sulle quali tutti prima o poi ci si ritrova a riflettere, quando per caso o per volontà ci si trova soli a pensare a quel che è stato, o non è stato… Pensieri che hanno originato musiche e testi e che qui ho voluto raccogliere per spiegare chi è/cos’è Aliceland.

  2. Quali sono i tuoi progetti futuri? Sicuramente rinnovare la vena creativa, attingendo a quella parte del mondo di Aliceland non ancora sviscerato, di modo da fornire un altro “quadro” di Aliceland... perché un artista senza ispirazione, davvero perde la sua parte migliore... tutto il resto poi, se deve, vien da se.

  3. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto? Se mi è permesso non porre limitazione ai sogni, mi piacerebbe moltissimo una collaborazione con qualche interessante artista anche nazionale...Elisa tra i primi, ma ne avrei molti di nomi da aggiungere!... con Battisti ormai risulta impossibile.

  4. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti? Così di getto i primi tre nomi che mi vengono in mente sono Coldplay, U2 e Police, se i Police possiamo classificarli tra i “contemporanei”... se ci fosse la possibilità di considerare anche i “solisti” direi che non potrei dimenticare Paolo Nutini che adoro.