Acquisti in comune: anche il buon vino con i GAV

 Si baratta anche il vino. A quello pregiato e raffinato gli appassionati non vogliono rinunciare. La degustazione dei migliori vini d'annata è un piacere della vita, è un'arte. Così, da Nord a Sud inizia il baratto di preziose bottiglie di vino. A fare la differenza non è tanto il valore di mercato, ma l'occasione di poter gustare un vino diverso. Capita che qualcuno dia in cambio una bottiglia pregiatissima per una meno costosa, ma l'importante è bere un buon vino.

E per mettersi in contatto gli appassionati del buon vino diventano veri e propri enonauti. Proliferano infatti blog e portalini dedicati al consumo di vino in cui gli utenti barattano bottiglie.

Sulla scia di questi nuovi stili di consumi nascono i GAV, Gruppi di acquisto vino.
Come i più generalisti GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE (GAS), gli estimatori del vino scelgono di mettersi insieme per comprare, a prezzo più vantaggioso e senza i costi dell'intermediazione, ottimo vino.
Sono spesso i consumatori più esigenti, infatti, che si riuniscono in un GAV, cioè in un gruppo di acquisto vino, che grazie a questa modalità di acquisto possono permettersi di assaggiare vini ottimi, ma troppo costosi se acquistati in altro modo. Secondo Winenews, uno dei siti più letti del mondo del vino www.winenews.it, i GAV possiedono caratteristiche peculiari e ogni gruppo d'acquisto nasce con motivazioni proprie: più diffusi al Nord ed al Centro Italia, la loro lista di acquisti rispecchia sempre preferenze enologiche ben precise. Sono composti sia da uomini che da donne, di età tra i 35 e i 55 anni, di reddito medio, che hanno trovato in questa pratica il modo di far “fruttare” al massimo anche un piccolo budget destinato al vino.