Acqua dal rubinetto: sana e controllata. Giornata nazionale dell'acqua

Acqua di rubinetto? Sì grazie!
È sicura, controllata con migliaia di analisi all’anno, economica e rispettosa dell’ambiente

Il 20 e 21 marzo Legambiente e Federutility insieme in 60 piazze italiane per promuoverne l’uso e sfatarne i luoghi comuni

L’acqua del rubinetto è sicura e controllata, oltre che economica e rispettosa dell’ambiente. A garantirne la qualità sono infatti migliaia di controlli che vengono eseguiti ogni anno su campioni di acqua per fare analisi su decine di parametri previsti dalla normativa. È quanto emerso dai dati diffusi da Legambiente e Federutility, la federazione delle aziende di servizi pubblici locali che operano nel settore idrico, secondo cui sono addirittura 250mila le analisi effettuate in un anno nella città di Roma, altrettante in Puglia e 350mila in Provincia di Milano, Pavia e Lodi.
Il numero di analisi dipende dal volume di acqua distribuito, dalla lunghezza e dalla complessità dell’acquedotto ma sono sempre molto più numerosi dei 4 controlli di routine e del controllo annuale di verifica previsti ogni anno dalla normativa (decreti legislativi n. 31/2001 e n. 27/2002, in attuazione della direttiva europea 98/83/CE). Sono, solo per fare altri esempi, quasi 30mila in Emilia Romagna, 9.500 in Sardegna, 8.500 in Basilicata.

Sono numeri che dimostrano quanto l’acqua di rubinetto delle nostre case sia molto più controllata di quelle in bottiglia. Per quest’ultime, infatti, le prescrizioni normative prevedono la realizzazione di una sola analisi all’anno (Decreto 29 dicembre 2003 Art. 3) da parte dei soggetti titolari della concessione, che viene inviata al Ministero della Salute insieme a una autocertificazione relativa al mantenimento delle caratteristiche delle acque. Naturalmente, come per ogni settore anche per quello idrico capitano temporanei disservizi, sospensioni del servizio o uscita temporanea dai parametri qualitativi. Negli anni, però, è cambiata l'importanza dei controlli e la costanza,che insieme alla ripetizione delle analisi da parte di più soggetti - dall'azienda alla Asl - , consentono ormai di individuare i problemi in tempi brevi e di intervenire con provvedimenti d'urgenza, come le ordinanze del Sindaco in caso di parametri qualitativi fuori norma.
Le analisi vengono eseguite in parallelo dagli enti di controllo (Asl e Agenzie regionali protezione ambiente) e dal gestore del servizio idrico, utilizzando anche sofisticate tecnologie di telecontrollo che permettono il monitoraggio in tempo reale di alcuni parametri fondamentali per la potabilità dell’acqua. È sempre più diffusa poi la pubblicazione dei risultati delle analisi sui siti internet delle aziende locali, mentre in alcuni casi si utilizzano le bollette dell’acqua, la pubblicazione sui giornali locali, o materiali divulgativi realizzati appositamente per informare i cittadini.

Bere l’acqua del rubinetto poi, non è solo sicuro ma anche economico e molto meno inquinante. “Non bere l’acqua di casa - ha aggiunto Sebastiano Venneri, vice presidente nazionale di Legambiente - significa rinunciare ad una risorsa sana, perché controllata con rigorose norme sanitarie, e molto economica, visto che un litro di acqua “del Sindaco” può costare fino a mille volte meno di quella in bottiglia. E poi l’acqua di rubinetto rispetta l’ambiente, non produce rifiuti plastici ed è a ‘chilometri zero’, non viaggia per centinaia di chilometri su inquinanti TIR, evita il consumo di combustibili fossili, l’emissione di CO2 e di polveri sottili”.

Il consumo annuo di 12 miliardi di litri di acqua imbottigliata comporta, per la sola produzione delle bottiglie, l’utilizzo di 350mila tonnellate di polietilene tereftalato (PET), con un consumo di 665 mila tonnellate di petrolio e l’emissione di gas serra di circa 910 mila tonnellate di CO2 equivalente. La fase del trasporto dell’acqua minerale infine influisce non poco sulla qualità dell’aria: solo il 18% del totale di bottiglie in commercio viaggia sui treni, tutto il resto viene movimentato su strada.
Per sensibilizzare tutti all’uso di questa preziosa risorsa, che nel nostro Paese è anche di ottima qualità, da oggi, in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua del 22 marzo, parte una collaborazione Legambiente – Federutility, che durerà tutto l’anno, per informare e dare consigli per il risparmio idrico e sulla tutela dell’acqua. Con “Acqua di rubinetto? Sì grazie!” la nuova campagna nazionale di promozione dell’acqua di casa, le due associazioni scenderanno in piazza durante il fine settimana del 20 e 21 marzo con oltre 60 iniziative per fornire informazioni pratiche ai cittadini, sfatare luoghi comuni sull’acqua del rubinetto e togliere qualsiasi dubbio riguardo alla sicurezza e al gusto dell’acqua “del Sindaco”. Ad animare tutte le iniziative sarà, infatti, anche la particolare degustazione “al buio”: una prova che metterà a confronto l’acqua di rubinetto e quella minerale in due brocche identiche e “anonime” per dimostrare che non c’è alcuna differenza di gusto.

Vedi da qui il calendario di tutte le iniziative in Italia