Come essiccare la frutta in casa propria (PRIMA PARTE)

Uno dei metodi di conservazione della frutta è quello di essiccarla. Si possono essiccare fichi, prugne, mele, cachi, albicocche, uvetta, pere, banane... Insomma, quasi tutta la frutta esistente.
Siccome molta frutta viene fatta maturare artificialmente con anidride solforosa, accertatevi, prima di essiccarla, che sia proveniente da agricoltura biologica.

Frutta-secca-datteri-prugne

L'essiccazione è un metodo di conservazione e trasformazione della frutta e verdura che estrae l'80-90% dell'acqua dall'alimento, in modo da privare i microrganismi di un elemento necessario al loro metabolismo. La sola estrazione dell'acqua permette di conservare vitamine, minerali, composti organici senza alterare il contenuto calorico (a differenza della conservazione sottolio) o il gusto (come con aceto, sale, zucchero, alcol, limone ecc.).
Da un punto di vista nutritivo, la frutta secca ha un potere energetico molto elevato, quindi va consumata con parsimonia: la sua digeribilità aumenta se prima di mangiarla viene idratata, lasciandola in ammollo per qualche ora.
Ma vediamo ora come fare praticamente!

Prima di procedere all'essiccazione vera e propria, e anche dopo, è necessario osservare delle regole   ben precise.
1 – Come tagliare le fette da essiccare
Per una corretta essiccazione è bene imparare a tagliare fette di frutta omogenee che cambiano, però, da frutto a frutto.
Per la frutta di grandi dimensioni come ananas o banane è obbligatorio procedere a una suddivisione in fette: dovranno essere uniformi per grandezza e spessore per garantire un'essiccazione omogenea. La frutta di medie dimensioni, albicocche, susine, pesche, si può tagliare in due. Per la frutta di piccole dimensioni, ciliegie, frutti di bosco, è opportuno rendere permeabile la buccia immergendo la frutta in acqua per 60-90 secondi in acqua bollente o vicina all'ebollizione.
2 – Pretrattare È buona norma pretrattare i cibi da essiccare per evitare che la contaminazione con additivi e/o microrganismi possa essere trasportata anche al prodotto finito.
È sufficiente immergere il prodotto in acqua bollente per 2 secondi; per le larve d'insetto, e questo vale in modo particolare per la frutta, è opportuno lasciare il prodotto in forno a 80 °C per circa un quarto d'ora.
3 – I tempi di essiccazione
I tempi solitamente indicati sono di 2-3 ore per ogni millimetro di spessore: ogni essiccatore è comunque dotato di un manuale di istruzioni che vi consiglierà temperature ottimali.
4 – Una volta compiuta l'essiccazione
Al termine dell'essiccazione, il prodotto risultante si conserva in recipienti ermeticamente chiusi per allungarne la durata, in un luogo fresco e al riparo dalla luce. L’umidità, infatti, deteriora la frutta rapidamente: riponendola in contenitori di vetro, sarà molto semplice accorgersi quando arriva! In questo caso, se non è ancora ammuffita, consumatela immediatamente. Se, invece, la frutta che ha rilasciato umidità è molta, allora è il caso di ripetere il processo di essiccazione.     
La maggior parte della frutta può essere conservata per 1 anno ad una temperatura di 15°C, per 6 mesi ad una di 26°C.

Essiccare in casa la frutta è molto importante per diversi motivi: innanzitutto è uno dei pochi metodi di conservazione degli alimenti che mantiene quasi inalterate le caratteristiche nutrizionali; poi, con questo metodo, la nostra frutta non subisce alcun trattamento chimico, né l'aggiunta di conservanti o sostanze artificiali: e la mancanza di liquidi nella frutta inibisce lo sviluppo di microbi, prevenendo l'ossidazione dei cibi.

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