'HUMAN MACHINE' : il nuovo disco dei NODe

NODe-Human-MachineUna macchina con le sembianze umane o un uomo con le sembianze meccaniche? Questo è il dubbio che suscita la copertina di HUMAN MACHINE, nuovo disco dei NODe che esplora l'universo delle domande più frequenti che l'uomo si pone, la propria esistenza, i problemi che affliggono l'umanità...

Questa profondità di intenti e di argomenti è affiancata da melodie orecchiabili, ritmiche piacevolmente ballabili e riff spensierati e ricchi di energia. L'arcobaleno che attraversa questo disco va dunque da tematiche più profonde a quelle più gioiose, dalla cupezza alla solarità di melodie accattivanti, dall'ansia alla speranza in una continua altalena di emozioni sonore (rafforzata ed ampiamente espansa con la collaborazone di voci femminili che amplificano un'apertura delle atmosfere sonore). 

Passando più nello specifico ai brani si evidenzia, ad esempio, in "THE SHIFT" l'importanza da parte dei mass media di veicolare l'attenzione degli spettatori e mostrare loro non gli eventi importanti ma solo cose futili ed estemporanee. "WE COME IN PEACE" è un brano bellissimo, una moderna lettera d'amore in cui si cerca un dialogo tra un lui e una lei che si stanno allontanando...come finirà? In "THE UNIVERSE" invece si va dal microcosmo familiare individuale ad arrivare all'universale e all'infinito che ci contiene tutti.
Altri brani particolarmente ispirati sono "SOULSUCKER", "A GOD FOR HUMANS" e "BEST IS COMING NEXT" che è un piccolo manifesto per un futuro migliore, per uno spiraglio di speranza, per una visione positiva di quello che verrà.
Globalmente i NODe (Lubvic - voce, basso e sampler // Kamoto - chitarra e voci/vocoder // PaK T2R - synth e sampler // Lugi di Maio - sequencer e beats // Andrea Vinti - batteria) si dimostrano attenti alla parte lirica e a quella ritmica con una particolare attenzione a quello che succedere e ad aprire squarci su visioni future. HUMAN MACHINE è un disco proiettato nel futuro che non contrappone l'uomo alla macchina ma aiuta a comprendere i limiti e i vantaggi di questi due mondi apparentemente distanti: otto brani interessanti e molto ben riusciti.

TRACCE

1. The shift
2. Soulsucker
3. The universe
4. We come in peace
5. Dark shadows (i feed the wolves)
6. Freepocalypse & easy returns
7. Best is coming next
8. A god for humans