"La curiosità e la creatività mi rendono vivo": INTERVISTA a MARCELLO CAPRA

Abbiamo contattato MARCELLO CAPRA, virtuoso musicista torinese che ha da poco pubblicato il suo disco "Onda luminosa". Ci ha parlato della sua musica, del tema del viaggio, di nuove tecnologie per avvicinare alla musica e molto altro. Buona lettura.

 

MarcelloCapra1.Chi è Marcello Capra, secondo Marcello Capra?
 “Io sono quel che sono, non faccio la vita che fai”… scusate la citazione di un “Ragazzo di strada” dei Corvi, ma è proprio dal Beat italiano che iniziò il mio percorso musicale.
Credo di essere un musicista ormai veterano per anzianità di servizio, ma ancora molto curioso e fortunatamente creativo, in special modo con l’acoustic guitar, con la quale ho realizzato una decina di lavori solisti,svariate collaborazioni anche con l’elettrica,  la fondazione di una band, Procession con la quale ho partecipato nell’anno doro del progressive, all’epoca definito “pop”, con un concept album Frontiera e 9 Gennaio 1972 Live dopo il “miracoloso” ritrovamento di nastri di un nostro concerto, 40 anni dopo, rimasterizzati e pubblicati da poco.


2.Se potessi descrivere la tua musica con tre aggettivi, quali useresti?
Personale, energetica ,immaginifica.

 

3.È da poco uscito il tuo nuovo singolo "Onda luminosa". Chi o cosa ti ha ispirato per comporre questo nuovo brano?
Uno stato d’animo inizialmente molto triste per la sofferenza di mia madre nei suoi ultimi giorni di vita, per reazione ho sentito l’esigenza di dedicarle qualcosa di gioioso, poi nelle successive rielaborazioni, ho maturato un tema che si apre ad uno sviluppo ritmico armonico con sapori e influenze orientali, un po' danza e un po’ raga, dove si dipana una lunga improvvisazione.
 
4.Hai scelto Youtube per lanciare il tuo nuovo brano. Come mai questa scelta? Cosa ne pensi della tecnologia a servizio della musica?
L’idea è partita quando ho ritrovato dopo molti anni un caro amico che è stato anche il primo bassista del mio primo gruppo, The Flash, fotografo free lance insieme alla sua compagna, i quali mi hanno fotografato prima e durante la registrazione, poi abbiamo insieme inserito tutta una serie di scatti a “tema”, un paziente lavoro di innesti e sequenze, la cosa ci è piaciuta parecchio, e abbiamo pensato che il miglior modo attuale per diffondere la musica sia il web, specie se si invia un video significativo… sono sempre stato favorevole all’innovazione tecnologica, in questo includo anche la qualità di un manufatto artigianale concepito dall’esperienza, come una chitarra di liuteria ad esempio, per me la musica deve essere il frutto di un lavoro di semina basato sullo studio, l’impegno e la passione.

 

5.In "Onda luminosa" si respira creatività, speranza, futuro: può secondo te la musica cambiare le sorti di un pianeta sempre meno virtuoso? capr
La musica ha il potere di far immaginare utopie di fratellanza tra le genti, non ha barriere e fili spinati quando ricerca l’espressione più profonda, la musica deve essere onesta e sincera dalla fonte, è una forte esigenza di noi umani, compreso i suoni della natura, i nostri suoni, abbiamo bisogno come il pane di buona musica, per vivere meglio, per estendere le nostre emozioni in sentimenti puri.

 

6.Che ruolo ha la chitarra nella tua vita?  
*Importante, è lo strumento che mi aiuta ad esprimermi, ad estendere la mia anima, a calmare le mie ansie esistenziali, mi permette di creare un mondo parallelo, materializzando le mie fantasie.

 

7.Quali sono i tuoi progetti futuri?
Non faccio mai lunghi progetti, lascio che da uno ne scaturisca un altro, mi piace il viaggio in quanto tale e non per la destinazione, mi auguro di continuare ad avere ispirazioni per nuove composizioni, quando ritengo di aver ben maturato un progetto, allora comincio a pensare come diffonderlo, sono lieto di avere in questi anni ottenuto un seguito di estimatori che mi seguono, vorrei che ci fossero meno ostacoli per divulgare un’opera, che i media si occupassero molto di più della musica di qualità, vorrei uscire dalla “nicchia”, quella creata ad hoc dai professorini dei sottogeneri, dai discografici affaristi, dai manipolatori senza intelligenza.