Intervista con DARIO DEE

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1.Chi è DARIO DEE secondo DARIO DEE?
Ciao! Sono un sognatore salvato dalla Musica. Timido osservatore di giorno, estroverso e sopra le righe la sera sul palco.

Come definiresti la tua musica in tre aggettivi? Ironica, poetica, pazza.

2.Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo "DARIO È USCITO DALLA STANZA", ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
L’album è una specie di sequel, il mio primo EP “Sopra le righe 2.015” contiene una favola musicale autobiografica, racconta la storia di un bambino che ha paura di affrontare i bulli. In “Dario è uscito dalla stanza.” esco dalla camera in cui mi ero rifugiato, felice di essere me stesso. La scrittura si è fatta più poetica e al tempo stesso ironica e schietta, in alcune tracce sono stato veramente senza peli sulla lingua :)

3.La copertina del tuo disco è molto particolare: ci sei tu circondato da foto di luoghi e un disegno. Puoi parlarcene?
È un mio artwork, amo New York, la street art e la musica black. Nella mia fantasia se Dario è uscito dalla stanza allora se ne va in giro per NY, dove mi sono sentito sempre a casa. La copertina è stata ispirata dalla cover dell’album “Aretha” di A. Franklin del 1986, un omaggio ad un talento straordinario.

4.Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto lavorando per portare in giro live questo progetto, i social sono importanti ma la Musica vive se viene suonata, necessita di questa dimensione e anche il pubblico ama i concerti. Non andrò solo sui palchi, ma anche nei salotti, l’ho fatto in passato ed è stato bellissimo. Poi continuo a scrivere, ho in testa un nuovo EP che non so per quanto tempo riuscirò ancora a tenere chiuso in un cassetto!

5.Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe portare la mia musica veramente ovunque anche oltre i confini italiani e registrare un album a New York con un produttore USA. Poi... sono un lamb, vorrei lavorare con Mariah Carey ahahahah.

6.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
I conterranei Negroamaro, poi Cosmo che seguo da sempre e Ghemon per restare in Italia senza  invidiare le produzioni straniere.