Cabeki: "Una macchina celibe" e l'artigianato sonoro

cabekicoverLo scorso 6 novembre 2012 è uscito "Una macchina celibe", nuovo album dell'eclettico progetto Cabeki. Dieci tracce che prediligono una dimensione drone-ambient strumentale che 'sposa', a dispetto del titolo, 'le macchine' con una controparte elettroacustica.

Questo è già ben visibile dalla prima traccia "Se quest'uomo diventasse un meccanismo" che può essere già da sola il manifesto sonoro-ideologico dell'album. Si prosegue con "Il necessario ritorno" in un clima sonico più disteso con un'accompagnamento di chitarra che fa da background a straodinari ricami di xilofono e altri aggeggi strani.cabekipic

La fisarmonica di "Verso un ronzio remoto",il banjo in "Di un ingranaggio che si perde" non disdegnando inserti noise di contrappunto a destrutturare una patchanka d'alba post-nucleare. Datemi pure un'isola deserta e ditemi che sono "L'ultimo degli uomini" (brano che chiude il disco) ma io mi salverò con Cabeki nelle orecchie.

E fanculo ai Maya!

 

 

TRACCE

1. Se Quest'uomo Diventasse Un Meccanismo
2. Il Necessario Ritorno
3. Verso Il Ronzio Remoto
4. Di Un Ingranaggio Che Si Perde
5. Fra Elettrodi Di Seta Blu
6. Alla Banalità Un Valore
7. Negazioni Che Si Negano
8. La Bellezza Pura E Sterile Della Semplice Ruota
9. La Diapositiva Si Ricorda
10. L'ultimo Degli Uomini

 

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