Ecologia del risparmio: il libro per chi vuole andare "lentamente"

Ecologia-del-risparmio cover-sito"A cosa mi serve lavorare tanto guadagnare tanto, se poi non mi rimane il tempo per godere di questa richezza? Meglio guadagnare di meno, vivere di più e lentamente"

Chi non ci ha mai pensato, almeno una volta nella vita? E chi non ha mai sognato a occhi aperti di godersi la famiglia e le piccole cose, veder crescere i propri figli e dedicarsi con passione alla cura del proprio orto, per sapere con certezza cosa si sta mangiando? Beh, c'è chi non lo ha solo sognato, ma lo ha messo in pratica.

 

Giulia Landini è una giornalista professionista che da qualche anno ha intrapreso la strada del downshifting, freddo termine inglese che racchiude in realtà una calda filosofia di vita. È la consapevole scelta di un lavoratore di ridursi le ore di lavoro per godere di maggior tempo libero. Tempo da dedicare alla famiglia, alle passioni, all'amore.

Nel suo primo libro dal titolo "Ecologia del Risparmio" Giulia cerca di spiegare ai neofiti dell'eco-stile delle buone pratiche ecologiche come cominciare e, soprattutto, perché farlo. Perchè vivere eco significa rispettare l'ambiente e soprattutto il portafogli. Una scusa più che buona per convincere anche i più scettici.

Nelle prime pagine di Ecologia del risparmio Giulia mette in evidenza la trasformazione che deve avvenire in ogni consumatore attuale che deve passare dalla quantità alla qualità. Acquistare meno e bene, perchè le cose ben fatte durano di più.
La seconda parte apre le porte alla pratica: si inizia a descrivere gli ingredienti base, aceto, limone, acido citrico, bicarbonato, pasta madre e internet.
E qui partono utilissimi consigli su come si fa il pane con la pasta madre o si pulisce la casa con limone e aceto, come si fa l’ammorbidente con l’acido citrico e si autoproduce il detersivo per bucato oltre al dentifricio. Tantissimi gli spunti e le ricette fai date, semplici, veloci e con il relativo costo finale. 

Assolutamente da leggere!

 

"A dicembre 2011 la mia vita è cambiata: è stato come prendere una curva a tutta velocità e avere l’impressione di cadere giù nel burrone. […]Fino a dicembre 2011 lavoravo in una casa editrice di Milano, contratto giornalistico, ottimo stipendio, contributi e bonus di categoria. Mi sentivo in gabbia però, percepivo ogni giorno il paradosso della mia vita che non era più la mia vita: mi sono data una spiegazione più o meno razionale, stavo evolvendo.
Poi il 27 dicembre 2011, in perfetta congiunzione con la profezia Maya, ci chiamano d’urgenza in azienda e ci comunicano che dal 2 gennaio 2012, 34 persone avrebbero perso il lavoro, ossia tutti i dipendenti, perché l’azienda sarebbe stata messa in liquidazione.
Nello stesso mese, la mia storia d’amore durata 8 anni finisce. E finisce dopo una lunga agonia. Per lo stesso motivo, anche qui c’è di mezzo quella crisalide che vuole diventare una farfalla. […] Ma in quei mesi dove, nonostante la primavera fosse alle porte, sentivo e vedevo solo l’inverno, ho iniziato ad andare piano. 
A camminare lentamente. 
A sentirmi. 
A sentire la voce del mio cuore. 
Ho iniziato ad alzarmi presto, a fare colazione con cura, la cura che così spesso dimentichiamo nel fare le cose e soprattutto verso noi stessi; a cucinare con amore, dedizione e attenzione; a camminare senza fretta e vedere, non solo guardare, ciò che mi stava intorno; a sentire il terribile vuoto che mi porto dentro, a compatirlo e amarlo. 
Andando piano ho imparato, per continuare a disimparare e imparare di nuovo, che dentro di noi abbiamo la verità di ciò che siamo e che l’unica cosa che importa è sentirla, anche se fa soffrire (dopo l’inverno c’è la primavera, SEMPRE), perché è solo tramite l’accettazione più profonda della nostra sofferenza e solitudine interiore che possiamo vivere e sentire il nostro cuore, il nostro Io.
Andando piano ho rifiutato un posto di lavoro a tempo indeterminato che mi avrebbe costretta a tornare ad andare veloce. 
Andando piano il puzzle ha iniziato a ricomporsi un po’ e le mie idee oggi sono molto più chiare. 
Andando piano ho deciso che avrei fatto la tanta desiderata esperienza di woofing in un’azienda agricola, dove sono riuscita a sentire ancora di più. 
Andando piano ho coronato uno dei miei sogni da quando ero adolescente: scrivere questo libro.