Niente tasse per i giovani imprenditori: avanti gli agricoltori

Nel nuovo “pacchetto anti crisi” il ricambio generazionale e i giovani imprenditori entrano nel dibattito politico intorno a crisi e crescita del paese. Il governo annuncia incentivi per i giovani che hanno perso il lavoro e vogliono aprire un’impresa. Anche piccola.
Ci saranno i fondi per non pagare le tasse per almeno tre anni. E mentre il governo snocciola cifre,
il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, si augura che questi fondi ci siano e anche per i giovani agricoltori. L’agricoltura italiana è un settore chiave dell’economia e in un momento di grave crisi, ci servono a maggior ragione, giovani.
Secondo il presidente, bisogna applicare delle misure che aiutino i giovani agricoltori a subentrare nella conduzione di imprese agricole, in modo da garantire il ricambio  generazionale e la mobilità fondiaria.
“Per un giovane che vuole subentrare nella conduzione dell’impresa agricola o che vuole diventare imprenditore occorre individuare precisi strumenti di incoraggiamento e di sostegno. Prevedere un’esenzione dalle tasse per i primi quattro anni di attività sarebbe un impulso decisamente importante”.

”L’esenzione fiscale – conclude Politi - ci appare uno strumento opportuno in quanto non si vanno ad aggravare i già pesanti costi produttivi, contributivi e burocratici che oggi gravano sull’azienda agricola”.