INTERVISTA CON FRANCESCO BELLUCCI

Abbiamo contattato FRANCESCO BELLUCCI che ci ha raccontato il suo nuovo disco dal titolo "Siamo vivi".
Buona lettura.

FB 021. Chi è FRANCESCO BELLUCCI secondo FRANCESCO BELLUCCI?
Bella domanda... Francesco Bellucci artista è un cantautore con le idee molto chiare, ma questo è solo uno dei tanti aspetti! Francesco Bellucci persona? È difficile raccontarsi da soli. Con il mio album ho iniziato a farlo, nel prossimo cercherò di andare ancora più a fondo!

2. Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
La mia musica è pazzesca! Io, però, sono di parte. Tre aggettivi? Trascinante, trasognante e a tratti rivelante!

3. Ascoltando il tuo debut album dal titolo “SIAMO VIVI”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Intanto grazie per il complimento. Il titolo “Siamo Vivi” è tratto dallomonima traccia all’interno del disco, il significato letterale è un promemoria per me stesso che ho voluto trasmettere agli altri! L’idea di produrre un album era un sogno che avevo da parecchi anni, esigenza cresciuta col tempo fino a quando mi sono deciso. Ho sentito che era il momento. Da qui anche il “titolo-proporzione” dell’intro “Partire:Vivere = Restare: Morire”... come vedi il tema della vita è ricorrente! Più che idee ci sono esperienze, situazioni e momenti di vita vissuta, dietro a queste canzoni. Ho voluto raccontare il mio modo di vedere certi aspetti della vita e il mio approccio nel viverli!

4. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho già iniziato a scrivere nuove canzoni e vorrei produrre un nuovo disco. Magari entro la primavera del prossimo anno!

5. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il sogno più grande che avevo, quello di produrre un album, è da poco diventato realtà! Adesso il sogno è quello di poter fare questo lavoro per il resto della vita... sono in corsa per realizzarlo!

6. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Mi piacciono molto i Coldplay, i Radiohead e i Muse.

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'La mia musica sincera, femminile ed intima': intervista con GIULIA PRATELLI

giuliapratellipic1.Chi è GIULIA PRATELLI secondo GIULIA PRATELLI?
E’ una cantautrice che ha voglia di scrivere, suonare le sue canzoni e portarle in giro il più possibile… per poter vivere di musica.

2.Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
Direi… sincera, femminile, intima. Ma non sono brava a dare questo genere di definizioni.

3.Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)?
La musica è un elemento fondamentale della mia vita, accompagna le mie giornate e fa da colonna sonora ai momenti che vivo.

4.Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “VA TUTTO BENE”, ci si ritrova coinvolti in un bellissimo viaggio sonoro in cui l’ascoltatore vede aumentare piano piano la sua curiosità. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Grazie! Il titolo riprende quello della traccia che apre il disco e lo abbiamo scelto sia perché ci sembrava di buon auspicio sia per il senso che la canzone: la voglia di concentrarsi sulle cose importanti che ci fanno davvero capire che va tutto bene.
Il lavoro è nato dalla voglia di riprendere un percorso lasciato a metà e di vedere dove portava la strada che avevo voglia di percorrere, insieme a una squadra completamente nuova.
Tutte le canzoni del disco sono nate nello stesso momento e ne sono una fotografia, per questo parlano di cambiamento da vari punti di vista: i dubbi e le paure ma anche lo slancio e il bisogno di rigenerarsi, di vedere le cose da un altro punto di vista per poter ricominciare.

5.Quali sono i tuoi progetti futuri?
Promuovere il mio lavoro, cercando di farlo al meglio. Continuare a scrivere.

6.Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Ne ho davvero tanti… il primo che mi viene a mente adesso è scrivere una canzone per un film.

7.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Così, sul momento sceglierei: Boy, Negramaro, Coldplay.

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'Una bella esplosione cowpunk' - INTERVISTA CON GLI IRON MAIS

Abbiamo contattato gli IRON MAIS che ci hanno raccontato il loro disco dal titolo “The magnificent six”, le nuove canzoni, il loro universo musicale, i progetti futuri e molto altro ancora.

Buona lettura.


ironmaislogo1.Chi sono gli IRON MAIS secondo gli IRON MAIS?
Semplicemente siamo un gruppo che porta in giro la propria musica cercando di divertirsi e far divertire il pubblico.

2.Da dove deriva il nome della vostra band?
Il nome sintetizza ciò che proponiamo con questo progetto, ovvero il connubio tra una musica rock, metal e punk ed uno stile campagnolo che affonda le radici nella tradizione folk, country e bluegrass. Difatti riprendiamo il nome di una celebre band rock metal (Iron Maiden) con un pizzico di ironia agreste … il mais!

3.Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
La definizione di genere sarebbe cowpunk, esattamente l’energia del rock suonata con strumenti tipici della tradizione statunitense (violino, banjo, etc…) . Se dovessimo definire con tre aggettivi la nostra musica sicuramente sarebbero: esplosiva, carismatica e divertente!

4.Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
Tutti noi sei, siamo cresciuti con la musica, ascoltandola e suonandola fin da bambini ed inevitabilmente questa rappresenta una parte principale delle nostre vite e cerchiamo di portala avanti in maniera professionale anche se è molto difficile al giorno d’oggi.

5.Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “The magnificent six”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il disco è nato concettualmente lo scorso inverno ed è stato pubblicato a maggio del 2017. Per la prima volta abbiamo voluto inserire, oltre a delle cover rivisitate in chiave cowpunk, anche sei brani nostri inediti in italiano, per raccontare a nostro modo la realtà attraverso l’utilizzo della nostra ironia. I temi trattati nei brani sono molteplici, l’abuso dell’alcool (Drink & Drive), la crisi economica (Grano Duro), la critica agli arrampicatori sociali (Cu Cu), la società (Ahi che dolor), il tema del degrado ambientale (Lambro River), e infine relazioni sociali finte (Friendshit).

6.Il vostro disco comprende brani inediti e cover: come è avvenuta la fase di scelta delle cover?
Per la scelta delle cover abbiamo attinto da tutta una serie di brani per noi storici, con i quali siamo cresciuti. Abbiamo voluto reinterpretare queste cover come omaggio ai grandi artisti che le hanno composte.

7.Quali sono i vostri progetti futuri?
Il futuro ci vede attualmente impegnati a promuovere il disco. Si è appena concluso il tour estivo che ci ha portato in diverse città di Italia ed ora stiamo iniziando la parte invernale del tour che si svolgerà nei club e nei locali sempre sparsi per l’Italia. Ci stiamo impegnando, soprattutto grazie alla nostra booking agency Maninalto!, per avere la possibilità di crescere e partecipare a festival ed eventi sempre di maggiore importanza e suonare insieme a gruppi di un certo rilievo.

8.Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Sicuramente è quello di poter trasformare questa passione in un lavoro, certo è un sogno che incontra molti ostacoli, anche perché non è facile vivere di musica al giorno d’oggi, con un mercato saturo e con un genere così particolare come il nostro.

9.Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Ci sono molte band valide al giorno d’oggi e non sempre riconosciute per il loro valore… Per restare in tema cowpunk, per farvi un po l’orecchio sul genere consiglierei Hank William III, Steve’n’seagulls e Hayseed dixie… buon ascolto!

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'Mi piacerebbe vincere il Festivalbar e suonare per il Papa' - INTERVISTA CON BOB BALERA

Abbiamo contattato BOB BALERA che ci ha raccontato il suo nuovo disco dal titolo “È DIFFICILE TROVARSI”, i suoi progetti futuri, le sue influenze musicali e molto altro.

Buona lettura.


bobalera1.Chi è BOB BALERA secondo BOB BALERA?
Bob Balera e' una band in cerca di sesso, soldi, successo, bacco, tabacco e...

2.Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
Romantica; melodica; eclettica.

3.Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)?
Passione ed evasione.

4.Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “È DIFFICILE TROVARSI”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo?
Eravamo in sala prove, e faticavamo ad individuare una data per la successiva  volta in cui ci saremmo di nuovo incontrati a suonare, per via dei nostri rispettivi impegni. Uno di noi se ne e' uscito con qualcosa tipo "Eh, e' difficile trovarsi..." e Antonio [il batterista] ha sentenziato, tra il serio ed il faceto, che quello sarebbe stato il titolo del disco. Beh, e' finito che lo  si e' preso in parola !
E' anche un titolo che rimanda alla fatica spesso richiesta per tenere in piedi una relazione sentimentale, tema ricorrente all' interno dell' album.

5.Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il disco e' nato da una serie di idee musicali coltivate da Romeo nel corso di vari anni. Ci abbiamo poi lavorato insieme, aggiungendone anche di nuove.

6.Quali sono i tuoi progetti futuri?
A giorni uscira' il video di "Serena", secondo singolo dell' LP. Vedremo di promuoverlo con alcuni concerti. Subito dopo sforneremo un doppio album di musica progressive...

7.Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Vincere il Festivalbar e suonare per il Papa.

8.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
The Goast [Ghost Of A Sabertooth Tiger], Tame Impala, The Growlers.

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Intervista con IL GRIDO

Abbiamo intervistato IL GRIDO, un'interessante band romana che ci ha parlato dell'ultimo lavoro intitolato IL GRIDO; ci hanno raccontato le nuove canzoni, le loro influenze musicali, i progetti futuri e molto altro.
Buona lettura


Il Grido1.Chi è IL GRIDO secondo IL GRIDO?
Il Grido è un progetto musicale e qualcosa di viscerale, sia un bisogno che un obiettivo, tenere vivo un certo tipo di rock italiano che sembra non avere linfa vitale in questo periodo.

2.Come mai questo nome per il vostro progetto musicale?
Non appena si ascolta il nostro disco si può capire perché: quando ci chiudiamo in sala quello che viene fuori sono canzoni aggressive e decise, a volte rabbiose. Ci è sembrato il nome che descrivesse meglio il nostro modo di esprimerci.

3.Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
Potente, rabbiosa, ricercata.

4.Cosa rappresenta per voi la musica (la vostra e quella che ascoltate)?
E' il nostro lavoro e allo stesso tempo il nostro hobby, lavoriamo con la musica e per rilassarci ascoltiamo musica. E' parte fondamentale delle nostre vite.

5.Ascoltando il vostro ultimo lavoro IL GRIDO, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
E' nato dopo tanto tempo chiusi insieme in sala prove. E' il risultato della nostra chimica come colleghi ma anche e soprattutto come amici. Abbiamo sempre ascoltato questo tipo di musica ed è stato naturale ritrovarci insieme e mescolare le nostre influenze. L'idea di fondo era di partire da una base comune che Ë il rock, per trovare un suono e un' identit‡ che fossero solo nostri.

6.Da romani, come giudicate le opportunità di “emergere”, la possibilità di suonare data alle band emergenti?
E' difficile, le band sono tantissime e di conseguenza la concorrenza è spietata, la maggior parte dei locali difficilmente promuove musica emergente e tende a puntare più sulle cover band. Fortunatamente ci sono ancora gestori che guardano più alla qualità della loro proposta più che all' incasso fine a se stesso.

7.Quali sono i vostri progetti futuri?
Promuovere il più possibile il nostro disco facendo concerti in tutta Italia e nel frattempo cominciare a progettare un nuovo lavoro discografico.

8.Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Un featuring con Rihanna!

9.Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Radiohead, Foo Fighters e Il Grido!

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