Corsi di informatica gratuiti per donne disoccupate o in mobilità

Donne@computer propone corsi di formazione gratuiti per donne disoccupate di qualsiasi età di utilizzo elementare del personal computer a Milano. 

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È inutile negare che chi ha pagato di più questa crisi dal punto di vista lavorativo sono stati i giovani e in particolar modo le donne. Chi perde il lavoro, difficilmente ne trova un altro se non ha determinati requisiti. Uno di questi è sicuramente l'uso del computer.

Per questa ragione la Microsoft in collaborazione con Custer Reply offre alle donne disoccupate o in mobilità lavorativa di qualunque età dei corsi di formazione che possano fornire ai partecipanti delle buone basi di informatica. Le lezioni forniranno utili consigli per navigare sul web, scrivere dei documenti e utilizzare la posta elettronica. I corsi di informatica, gratuiti e della durata di 4 ore ciascuno sono divisi in 3 corsi: internet, word ed excel. In questo modo tutte le donne che non hanno un lavoro o sono in mobilità e non sanno usare il computer potranno conoscere le basi dei programmi più usati in azienda.

Il progetto donne@computer è aperto a tutte le donne e si svolgerà a Milano presso il Centro di Formazione del Comune di Milano, in via Tommaso Pini 1. I posti a disposizione sono circa 720.

Affrettatevi ad iscrivere.

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Il Times promuove #salvaiciclisti: salvate le bici in città

 

In Gran Bretagna, complice la crisi che ha lasciato a secco milioni di persone, hanno riscoperto l'uso della bicicletta a dispetto del treno, della metropolitana e soprattutto dell'auto. E purtroppo questo ha portato anche ad un significativo incremento degli incidenti e delle morti di ciclisti, +7% solo nell'ultimo anno.

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Per questo motivo il Times ha deciso di avviare una campagna a favore della sicurezza in bici in città. Dopo il successo conquistato oltre la Manica, la campagna Save our cyclists è giunta grazie al passaparola sul web anche in Italia.

Ma com'è la situazione in Italia? Decisamente drammatica, spiega Umberto Guidoni, segretario generale della fondazione ANIA. In Italia circolano oltre 11 milioni di biciclette ma il nostro paese nel 2010 è finito, a livello europeo, al terzo posto per la mortalità stradale dei ciclisti con 263 decessi. Inoltre in 10 anni sulle strade britanniche sono morti 1.275 ciclisti. In Italia nel 2010 sono morti 263 ciclisti, 2.556 nel corso dell’ultimo decennio. Più del doppio di quelle registrati in Gran Bretagna.

Ma come evitare queste inutili morti? Il Times ha fornito delle linee guida indirizzate a politici e istituzioni. Lo facciamo volentieri anche noi:

1. Dotare tutti gli autoarticolati che entrano in un centro urbano di sensori, allarmi sonori che segnalino gli spostamenti. Inoltre specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.

2. Individuare i 500 incroci più pericolosi del Paese e ripensarli e dotarli di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.

3. Condurre una indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.

4. Destinare il Il 2% del budget dell’ANAS alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.

5. Migliorare la formazione di ciclisti e autisti. Far diventare la sicurezza dei ciclisti  una parte fondamentale dei test di guida.

6. Imporre il limite di 30 km/h nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.

7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.

8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

 

Condividere questa nota sul profilo Facebook di ognuno e su Twitter con l'hashtag #salvaiciclisti è segno di civiltà e rispetto.

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Treni bloccati per la neve: Trenitalia offre rimborso

Trenitalia ha deciso di rimborsare tutti i passeggeri che hanno subito ritardi significativi o che hanno deciso di non partire a causa delle avverse condizioni climatiche. Rimborsi dal 25% al 100% del prezzo del biglietto in base al ritardo accumulato dal convoglio prenotato

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Tempi durissimi per chi si sposta in treno in questi ultimi giorni. Sono stati davvero tanti i convogli che si sono bloccati mentre effettuavano il normale servizio, ma tantissimi soprattutto sono i treni che hanno subito ritardi significativi o sono stati cancellati del tutto.

Nella serata di ieri sera Trenitalia ha deciso di rimborsare tutti i passeggeri che hanno rinunciato a viaggiare e per quelli che hanno subito ritardi oltre le 4 ore. Indennizzi per i ritardi a partire dai 60 minuti.  La decisione, precisa Trenitalia, è migliorativa rispetto alle regole previste dalla normativa europea, vista l’eccezionalità della situazione meteorologica e prevede un rimborso del 25% del prezzo del biglietto per ritardi dai 60 ai 119 minuti.  I viaggiatori arrivati a destinazione con ritardi dai 120 ai 239 minuti riceveranno il 50% mentre chi ha viaggiato con più di 240 minuti di ritardo riceverà un’indennità pari al 100% di quanto pagato.

Inutile dire che i passeggeri che hanno subito tali disservizi non si accontenteranno del rimborso del biglietto.

Staremo a vedere.

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Master in Gender Equality e Diversity Management: Borse di Studio a Roma

 

Lavorare nelle istituzioni così come nel privato per favorire l'attuazione di politiche di Pari Opportunità. È questo l'obiettivo del master "Gender Equality e Diversity Management" che si svolgerà a Roma dal 16 marzo con la formula week end (12 week end in tutto)

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Il Master si propone di preparare personale qualificato in grado di ricoprire posizioni professionali in ambito pubblico e privato, per le quali siano richieste competenze multidisciplinari nel campo delle politiche di pari opportunità, di inclusione sociale e di diversity management. Il corso si rivolge a personale già operante in contesti pubblici e privati e a neo laureati/e che vogliano completare la propria formazione, offrendo competenze tecniche e metodologie applicate. Parte integrante del percorso didattico è il lavoro di ciascun partecipante nel project work. I servizi di placement, career counselling, stage e networking, garantiti a tutti i partecipanti, offrono un ponte con il mercato del lavoro in Italia ed in Europa. 

Per partecipare alla selezione

* Curriculum vitae

* Lettera di motivazione (max 20 righe)

* Fotocopia del documento di identità

* ISEE dichiarato nel 2011 (per partecipare all’assegnazione delle borse di studio)

 

Il termine per la presentazione delle domande di ammissione è il 10 febbraio 2012. È prevista l’assegnazione di DUE borse di studio a copertura totale (100%) della quota di partecipazione, e di TRE borse di studio a copertura parziale (50%) della quota di iscrizione.

La Direzione del Corso assegnerà le DUE borse di studio totali e le TRE borse di studio parziali in base alla graduatoria di selezione, all’ISEE dichiarato nel 2011 e all’ordine di arrivo della domanda di iscrizione.

Il Corso inizia il 16 marzo 2012 ed è strutturato in:

- 120 ore di lezioni e seminari (di cui 30 di project work), in aula per 10 weekend (venerdì ore 17-21 e sabato ore 9-18)

- 480 ore di stage in Italia o all’estero

Il percorso formativo è strutturato nelle seguenti aree tematiche.

- Conoscere il gender mainstreaming

- Introduzione al concetto di genere

- Genere, legislazione, istituzioni e politiche di gender mainstreaming

- Progettare il gender mainstreaming

- Genere e welfare: le politiche 1

- Genere e welfare: le politiche 2

- Genere e mercato del lavoro

- Genere e aspetti organizzativi del lavoro

- Genere e gestione delle risorse umane: diversity management e pari opportunità

- Valutare il gender mainstreaming

- Il bilancio di genere

- Valutare in un’ottica di genere

- Comunicare il gender mainstreaming

- Comunicare in un’ottica di genere

- Project work

La progettualità, intesa come capacità di lavorare per progetti, di scrivere e coordinare progetti, fa parte sempre più spesso del set di competenze che vengono richieste dal mercato del lavoro, sia in ambito pubblico che in ambito privato. È necessario essere in grado di definire l’ambito di azione e concepire l’organizzazione delle risorse necessarie per la realizzazione di un’iniziativa  straordinaria e puntuale, definita dal suo obiettivo specifico – il progetto.

Tutti i partecipanti svilupperanno progetti di due tipi: mirati ad un possibile finanziamento europeo, con particolare attenzione al mainstreaming di genere, e rivolti alle pari opportunità in azienda. Il project work porterà alla preparazione di un documento - progetto che conterrà la definizione degli obiettivi, la stesura delle attività necessarie al loro raggiungimento, la definizione di un piano di lavoro e relativo budget e, per i progetti europei, la compilazione del formulario ufficiale relativo alla linea di finanziamento apposita.

Informazioni sul sito: 

www.fgblearning.it

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Tirocino all'estero con borsa di studio: un'opportunità di lavoro per giovani laureati

 

Affrettatevi scade il 3 febbraio prossimo la domanda per candidarsi ad uno dei 560 posti di tirocinio messi a disposizione dal Ministero degli Esteri – Fondazione Crui. 

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Possono partecipare Laureati e laureandi delle Università che aderiscono al progetto. I vincitori avranno la possibilità di fare un tirocinio presso le sede del Ministero degli affari esteri di Roma e in tutte le altre sedi sparse nel mondo. 

I posti di tirocinio sono suddivisi in 426 sedi: 375 posti sono in Europa, 47 in America del Nord, 51 in America del Centro-Sud, 21 in Africa, 36 in Asia, 12 in Oceania e 18 in Medio Oriente. Anche per questa edizione vengono riproposte le sedi in Giappone: Ambasciata a Tokyo, Istituto Italiano di Cultura a Tokyo e Consolato Generale d’Italia a Osaka. Per la prima volta, invece, i tirocinanti saranno ospitati dall’Ambasciata d’Italia a Manila (Filippine).

Lo stage avrà una durata di 3 mesi, con possibilità di proroga di un ulteriore mese, con avvio previsto per il 2 maggio 2012. I profili richiesti sono diversi: per tutti l’obiettivo è quello di acquisire una conoscenza diretta con il mondo del lavoro ed in particolare delle attività del Ministero degli Esteri e delle dinamiche della diplomazia internazionale. Il Bando non si rivolge solo agli universitari dei corsi di laurea di stampo giuridico, economico ed umanistico ma anche a quelli provenienti da diverse facoltà scientifiche.

Tutte le informazioni sul sito ufficiale della Fondazione Crui 

E' possibile mandare anche una mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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